sabato 23 novembre 2013

Candele napoletane al gratin


Oggi inserisco questa ricetta di pasta gratinata. 
I miei tentativi con i primi piatti sono partiti da questa salsa béchamel. Quanti pasticcci ho combinato in cucina, poi ho capito la tecnica e da teenager questo primo diventò il mio cavallo di battaglia. Le mie cavie  inizialmente sono stati genitori e sorelle poi visto i successi ho allargato il giro ad amici e ragazzo. 
Sono passati tanti anni ma ogni tanto ripeto questo ricetta e il ragazzo diventato oramai marito apprezza come un tempo. 
Aspetterò di vedere la faccia di mio figlio quando potrà mangiarne anche lui una porzione. Quante avventure in cucina ti aspettano figlio mio, quante mani e grembiuli ci sporcheremo insieme.

Ricetta
per 4 persone

Candele napoletane 350 gr (oppure ziti)
béchamel (40 gr di burro, 40 gr farina 00, 400 ml latte, sale q.b, noce moscata)
150 gr prosciutto cotto a dadini
200 gr provola fresca (io utilizzo provola di bufala)
parmigiano grattuggiato 50 gr
burro per imburrare

Per prima cosa preparare la salsa béchamel:
Portare il latte in ebolllizione.
In una pentola far fondere il burro a fuoco basso, unire tutto di un colpo la farina e girare con una frusta a mano, dopo 1 minuto unire il latte a filo girando sempre la frusta.
Portare al primo bollore e spegnere la fiamma. Unire il sale e la noce moscata.

Cuocere la pasta a metà cottura, scolarla e metterla in acqua fredda, servirà a fermare la cottura e non scottarsi le dita.
In una pirofila imburrata (dimensioni utilizzate 30cm x10 cm), sistemare le candele in lunghezza, spargere la provola e il prosciutto tagliati a cubi poi versare metà della salsa. Sistemare il resto della pasta, versare il resto della salsa fino a  coprire tutta la pasta. Spolverare con abbondante parmigiano.
Infornare in forno caldo a 180 °C per 20 minuti funzione statico, poi funzuone grill a 250 °C per 10 minuti.
Prima di servire lasciar riposare 10 minuti per facilitare il taglio delle porzioni.

INTERNO

mercoledì 20 novembre 2013

Calamaro ripieno al profumo di limone


Di calamari ripieni in famiglia ho assaggiato varie ricette; la suocera li prepara ripieni di carciofi o di piselli, mamma con mollica di pane e sugo di pomodorini. 
Qualche domenica fa mi è venuta voglia di calamaro ed ho deciso di cucinarlo in maniera semplicissima dando anche un tocco di freschezza con un limone di Sorrento grattato al momento.


Ricetta 
per una persona quindi regolarsi in base al numero degli ospiti

un calamaro
uno spicchio di aglio
50 ml di vino bianco
un cucchiaio e mezzo di olio evo
un limone non trattato
4 olive nere ( di Gaeta o taggiasche)
4/5 capperi sotto sale
una fetta di pane

Pulire il calamaro dalle interiora, staccando la testa. Tirare anche le pinne laterali e farle a pezzetti.
In un tegame versare il mezzo cucchiaio di olio, mezzo spicchio di aglio. Far dorare poi saltare per pochi minuti le pinne tagliate. Spegnere e tenere da parte.
Mettere in ammollo il pane, poi strizzarlo bene e metterlo in una ciotola.
Unire le olive nere denocciolate e spezzate in due, i capperi dissalati. Impastare con le mani.
Imbottire il calamaro e chiudere con uno stecchino.
Nello stesso tegame usato in precedenza mettere un cucchiaio di olio, l'aglio, far rosolare, poi unire il calamaro ripieno e far dorare da tutti i lati girando. Versare il vino e sfumare. Portare a cottura, circa 20 minuti rigirando ogni tanto. Se si asciuga troppo aggiungere un pò di acqua calda. 
Prima di tagliarlo lasciarlo riposare 15 minuti, usare un coltello affilato.
Impiattare, versare il sughetto ottenuto a fine cottura.
Grattugiare la buccia di limone e servire subito.

martedì 19 novembre 2013

Fregola sarda con arselle


Oggi scrivo questa ricetta sarda. 
La Sardegna, grande isola di grandi persone. 
Dopo il disastro di ieri mi sentivo di scrivere un post per questa parte di Italia troppo spesso dimenticata.
Guardare gli effetti dei cambiamenti climatici, la cattiva amministrazione del nostro paese mi ha messo tanta tristezza e amarezza. 
Gli uomini ...pensano a portare sempre acqua al proprio mulino, inquinando i terreni e l'aria come in Campania e a Taranto, speculando sulla vita delle persone. Non si capisce che la propria casa è il mondo intero, la cattiva gestione di questo patrimonio porterà alla miseria di tutti.



Ingredienti
per due persone 

Fregola sarda tostata 140 gr
arselle 500 gr
aglio 2 spicchi
olio evo 4 cucchiai
peperoncino un pezzetto 
mezzo bicchiere di vino bianco ( il Vermentino sarebbe l'ideale)
pane 4 fette sottili tostate 
prezzemolo
brodo di pesce (acqua, sedano, carote, cipolla, teste e lisca di qualche pesce da zuppa)

Fare prima un brodo di pesce con tutti gli ingredienti facendo sobbollire a fuoco basso per almeno un'ora.
Poi in un tegame mettere uno spicchio di aglio, due cucchiai di olio e peperoncino. Far soffriggere, versare le arselle e coperchiare per farle aprire. Sgusciarle tenendone qualcuna intera per la decorazione. Tenere in caldo.
In una pentola larga e bassa far soffriggere aglio e olio, poi versare la fregola farla tostare per 1 minuto. Versare il vino bianco e sfumare. Versare un mestolo di brodo di pesce caldo e filtrato. Quasi al termine della cottura inserire le arselle sgusciate. Portare a cottura come per un risotto lasciando un pò più all'onda.
Impiattare mettendo due fette di pane sottile tostato, le arselle con i gusci per decorazione e il prezzemolo tritato.
Servire subito.


martedì 12 novembre 2013

Sbrinz & Potato Sticks


Con questa ricetta partecipo a Swiss Cheese Parade, il contest di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi Svizzeri

Sono napoletana e il fritto fa parte del mio DNA, Napoli è la città del fritto. In ogni angolo, rosticceria, pizzeria, pasticceria, casa si trova sempre qualcosa di fritto dolce o salato. 
Quindi per questo contest una volta ricevuto il pacco con formaggi e carta paglia non ho avuto dubbi: Fritto! 
Ho pensato di realizzare questi bastoncini di patate e formaggio sbrinz della stessa forma e stesso colore, solo dopo l'assaggio si riescono a distinguere le due materie prime utilizzate. Insomma un gioco per chi assaggia.
Street food croccante e morbido. Tutto questo in un "Cuoppo".

Bastoncini di patate e Sbrinz

Patate a pasta gialla
formaggio Sbrinz
farina
acqua sale
olio di arachide

Tagliare lo sbrinz a bastoncini.
Tagliare le patate a bastoncini della stessa dimensione dello sbrinz, lavarle per eliminare l'amido e asciugarle bene.
Fare una pastella di acqua e farina, né troppo liquida né troppo densacome per le frittatine di pasta tipiche napoletane.
Friggere prima le patate in olio profondo a 170°C , colare su carta assorbente e tenere in caldo.
Poi friggere per pochi secondi i bastoncini di sbrinz passati velocemente in pastella.
Colare prima su carta assorbente. salare tutti i bastoncini e sistemare in un cono di carta paglia. Servire subito. Il fritto va mangiato caldo.



venerdì 8 novembre 2013

Crostata al cioccolato di Ernst Knam


Questa ricetta l'avevo letta tempo fa sul blog di Pinella ma è stato l' entusiasmo di Pasqualina a convincermi a rileggere la ricetta e dopo aver visto il suo post non ho potuto fare a meno di provarla.
Ora la riscrivo sul mio blog perché chiunque la leggerà dovrà essere tentato da questa deliziosa crostata.
Le ricette di Enst Knam, " Il re del cioccolato", sono una garanzia; non ho avuto il piacere di assaggiare un dolce della sua pasticceria per ora  mi sono limitata a guardarlo in tv.
La casa profumava di buon cioccolato, il marito al rientro sull'uscio della porta ha fatto un sorrisone pregustando già il dopocena.
La frolla è friabilissima, dopo qualche giorno si ammorbidisce per l'umidità della crema ma questo non compromette la bontà di questo dolce. Noi abbiamo spazzolato fino all'ultima briciola, coppia golosona la nostra.
Il commento più simpatico è stato quello di mia madre: " ma l'hai cotta un pò troppo questa costatata?" Donna semplice mia madre ma è anche grazie a lei che amo pasticciare in cucina, i suoi dolci del sabato pomeriggio resteranno sempre nei miei ricordi d'infanzia.


Crostata al cioccolato
da una ricetta di Ernst Knam



pasta frolla al cacao

150g di burro morbido
150g di zucchero semolato
1 uovo medio
1 bacca di vaniglia
6g di lievito per dolci
280g di farina 00 (io ho utilizzato dolci e sfoglie - Rosignoli Molini)
25g di cacao amaro in polvere
un pizzico di sale

Con il bimby:
Ho inserito nel boccale la farina, poi tutti gli altri ingredienti. tempo 25 sec. vel. 5
Ho steso l'impasto tra due fogli di carta da forno ed ho messo in frigo per due ore.

Oppure in planetaria con la frusta K:
Montate il burro con lo zucchero e il pizzico di sale, aggiungete l’uovo e continuate a montare fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite la farina setacciata con il cacao e il lievito e impastate velocemente fino a che il composto non diventi uniforme.


crema al cioccolato

250g di latte intero
1/2 stecca di vaniglia
15g di farina 00
5g di fecola di patate
2 tuorli (da uova medie)
40g di zucchero semolato
1 pizzico di sale,
125g di panna liquida
190g di cioccolato fondente tritato (ho utilizzato al 60%)

Preparare la crema pasticcera:
Scaldare il latte. A parte con una frusta mano unire i tuorli con lo zucchero, il sale, le farine e i semi di 1/2 bacca di vaniglia. Versare il latte caldo e portare a bollore. Spegnere e lasciare intiepidire. 
Preparare una ganache al cioccolato:
Scaldare la panna e versarla sul cioccolato fondente tritato. 
Unire i due composti ottenendo la crema al cioccolato.


Assemblaggio finale

Preriscaldate il forno a 180°. 
Foderare uno stampo da crostata da 22/24 cm con metà impasto della frolla.
Versare la crema al cioccolato. 
Con il resto della frolla tagliare delle strisce e decorate la crostata formando una griglia.
Infornate nella parte bassa del forno per 40 minuti.






giovedì 31 ottobre 2013

Frollini Occhi di bue


I miei primi dolci...i biscotti.
Ricordo con malinconia quando da bambina di pomeriggio facevo i miei primi pasticci-ni approfittando che mamma fosse in ufficio. Lei non mi dava mai il permesso di toccare i fornelli, accendere il forno e toccare gli impasti quando impastava i dolci il sabato. Allora di nascosto preparavo biscotti e ripulivo tutto per non farle scoprire il mio segreto.
Al ritorno a casa lei non si accorgeva di nulla e solo dopo qualche giorno aprendo il frigorifero o la dispensa si domandava come mai il burro fosse già a metà, la farina fosse aperta. Io ascoltavo ma continuavo a fare i compiti o a giocare con le barbie.
Quanti anni sono passati, quante ricette di biscotti ho provato ma quei magici pomeriggi resteranno teneramente nei miei ricordi.
Quelle ricette sono andate perse nei vari traslochi, le trascrivevo a mano nei miei fogli di quaderno a righi di quinta elementare.


Vi scrivo questa ricetta di pasta frolla fine

Questa frolla mi è piaciuta perché è molto friabile e devo condividere che è proprio una gran buona frolla.


Pasta Frolla fine
( Boscolo Etoile Academy)


250 gr di farina 00 debole (io ho utilizzato dolci e sfoglie - Rosignoli Molini)
150 g di burro
100 g di zucchero al velo
40 g di tuorli
zeste di un limone non trattato
un pizzico di sale


Setacciare la farina. Ridurre il burro freddo in cubetti. 
Amalgamare velocemente a mano oppure in una planetaria con frusta K versare la farina setacciata e il burro a cubetti. Sabbiare a velocità media. Aggiungere la zeste grattugiate, lo zucchero al velo, i tuorli e il sale, unire a velocità media. 
Stendere l'impasto a rettangolo alto un paio di cm, avvolgerlo in carta pellicola e farlo riposare in frigo almeno per due ore.
Riprendere la frolla e rimpastarla velocemente per ridare plasticità.
Stendere l'impasto su una spianatoia con uno spolvero di farina, coppare dei dischi in metà dei quali fare un foro al centro. Sistemare sulla teglia foderata con carta da forno e fare riposare ancora in frigo. 
Poi infornare in forno caldo a 170°C.  La cottura  fino a doratura ma regolarsi perchè ogni forno ha i suoi tempi.
Lasciar freddare. Spolverare i dischi forati con lo zucchero al velo. Spalmare un velo di confettura sull'altra metà e unire. Mangiarli, condividerli e sistemare quelli che avanzano in una scatola di latta. 

La confettura utilizzata è sempre homemade, confettura di pesche ma si può tranquillamente utilizzare una buona confettura acquistata.






sabato 26 ottobre 2013

Gnocchi di patate


Erano svariate domeniche che pensavo ad un buon piatto di gnocchi al ragù e domenica scorsa in meno di mezz'ora erano già belli tagliati e cavati sulla spianatoia. Con alcuni espedienti li preparo in così poco tempo.
Lo gnocco è un piatto tipico autunnale che di solito abbino ad un ragù napoletano ripassando il tutto al forno con provola in un tegame di coccio monoporzione.
Altro abbinamento che adoro è con i frutti di mare, trovo delizioso lo gnocco quando si nasconde in una vongola. 


Ingredienti
per 2 persone (porzioni abbondandanti)

500 gr patate
150/200 gr di farina 00 (ho utilizzato la farina per gnocchi Rosignoli Molini)

Cottura al microonde
Lavare le patate, sistemarle in un piatto, bucare con uno stecco di legno ogni patata e inserire in microonde per 7 minuti, poi girare le patate e cuocere per altri 5 minuti. Fare la prova stecchino per controllare la cottura, se serve cuocere per altri 5 minuti, questo dipende dalla dimensione della patata.
Con questa cottura le patate sono più asciutte rispetto alla cottura in acqua.

Tecnica per non pelare le patate
Tagliare ogni patata in due inserire nello schiacciapatate dal lato tagliato, pressare, aprire, prelevare la buccia con una forchetta e continuare con il resto delle patate.

Impasto
Fare una fontana sulla spianatoia delle patate appena schiacciate e ancora calde, spolverare con la farina setacciata utilizzando prima 150 gr . Impastare e unire gli altri 50 gr solo se servono. Meno farina si utilizza più lo gnocco sarà leggero e delicato. Al tatto l'impasto finale non deve attaccarsi alle dita.
Fare una palla e lasciarla riposare una quindicina di minuti.

Taglio veloce
Tagliare la palla a pezzi e fare dei bastoncini, allineare quattro bastoncini ben spolverati di farina e tagliarli con un tarocco di 1 cm. Questo è un altro metodo per velocizzare il taglio degli gnocchi. 

A questo punto o si lasciano come sono o si cavano sul tagliere o si usa un riga-gnocco (come in foto).

Fontana di patate
Palla a fine lavorazione

giochi di luce sugli gnocchi






sabato 19 ottobre 2013

Brioche allo yogurt


Con le brioche ho avuto sempre il problema della digeribilità per il marito. Ne ho provate tante con diversi quantitativi di burro, con lievito madre, con lievito secco ma nessuna aveva soddisfatto il marito a colazione. 

Al momento complimenti ma dopo qualche ora il solito commento: "Sono state un pò pesanti". 

Poi ho capito che il problema era la quantità di burro nell'impasto. 

Dopo aver letto questa ricetta del maestro Adriano ho deciso di provarla e finalmente dopo anni di tentativi il marito ha digerito la brioche. Evviva!
Comunque è una validissima ricetta; le brioche sono soffici, molto profumate e con basso contenuto di burro. 



Ingredienti
Partendo dalla ricetta di Adriano ho apportato alcune modifiche

500gr farina W 300 (io ho utlilizzato una farina Manitoba Rosignoli Molini)
100gr latte fresco
150gr yogurt al malto
2 uova + 1 tuorlo (uova medie)
100gr zucchero
60gr burro fuso
1 cucchiaio miele di acacia o millefiori
12gr lievito di birra fresco
7gr sale
2 cucchiai rum
Zeste grattugiata di 1 arancia
1 Albume o latte per pennellare


Sciogliere 1 cucchiaino di miele, il lievito e le zeste di arancia nel latte intiepidito, unire 90gr di farina, mescolare e mettere al caldo fino a che gonfia (ca. 90’ anche molto meno se si preparano in estate).

Inserire questo panetto lievitato nella planetaria, montare la foglia, unire le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia.
Aggiungiamo in 3 volte gradualmente lo yogurt insieme al resto dello zucchero e della farina.
Aggiungere il resto del miele insieme al sale .
In ultimo aggiungere il burro lentamente.
Incordare, dopodiché aggiungere il rum a filo ed impastare ancora qualche minuto.

Montare il gancio ed impastare a vel. 1,5, capovolgere 3 volte, fino ad ottenere una massa lucida, elastica e ben legata. In totale 20 minuti di lavorazione.
Coprire e trasferire a 26° fino al raddoppio (ca 90’ ).

Rovesciare sulla spianatoia infarinata, dare un giro di pieghe del tipo 2, senza stringere, e coprire a campana (io copro con la planetaria).

Dopo 15’ porzionare in pezzi da 70gr ed avvolgere a palla.
Lucidare con albume (o latte), coprire e lasciare raddoppiare a 28°.
Infornare a 170° per ca. 12’ forno statico.
Prestare attenzione a non superare il punto di cottura ideale, per non pregiudicare la sofficità.
Una volta fredde imbustare e congelare. Scongelare e riscaldare prima dell'utilizzo, saranno soffici e profumate come appena sfornate.
Massa lucida, elastica e ben incordata a fine lavorazione

Interno

venerdì 18 ottobre 2013

Californiana


Quest'anno per il compleanno di mamma ho preparato questo dolce semplice alla frutta. Richiede poco tempo nella preparazione ed io  da quando c'è il piccolo che cammina ne ho sempre meno a disposizione. Devo approfittarne mentre dorme, per ogni ricetta calcolo i tempi del riposino pomeridiano e devono coincidere con i tempi di preparazione e cottura dei dolci.
L'ho già preparata in altre occasioni e piace sempre agli ospiti che dopo la prima fetta di questa torta morbida e profumata chiedono sempre il bis.

La californiana è una base per torta alla frutta.
E' una ricetta facile e veloce, una simil quattro quarti, si può bagnare, farcire con crema e decorare a piacere.
Per poter preparare al meglio questo dolce serve uno stampo  da crostata con  fondo contenitivo.



Base morbida per torta alla frutta o californiana
ricetta di stexy


Ingredienti base
(base di 26 cm di diametro)

75 gr burro fuso
75gr di zucchero
2 uova
150gr di farina "00" (io ho utilizzato dolci e sfoglie - Rosignoli Molini)
1 bustina di lievito...ma ne basta anche mezza
2 cucchiai di latte


Crema pasticcera500 gr di latte intero
4 tuorli,
50 di fecola di patate (oppure 50 gr di farina)
150 gr di zucchero,
la scorza di 1 limone.

Sciroppo al limoncello200 ml acqua 
100 gr zucchero
100 ml limoncello


Procedimento :

Esecuzione semplicissima, basta unire le uova e il latte, usando una frusta a mano o elettrica o una planetaria o un mixer, aggiungere lo zucchero, poi il burro fuso freddo, infine la farina setacciata con il lievito.. Mescolare fino ad ottenere un'impasto morbido.
Imburrare ed infarinare lo stampo con fondo contenitivo, stendere con il dorso di un cucchiaio l'impasto.In forno funzione ventilato a 175 °C per 15 minuti 
Mentre la base è in cottura preparare la crema pasticcera.
Una volta fredda girare la torta sul vassoio di servizio, bagnare con uno sciroppo al limoncello o altra bagna per dolci a frutta, ricoprire con uno strato di crema pasticcera e decorare a piacere con la frutta, velare con gelatina neutra.
Lasciate un la torta in frigo per un paio di ore prima di servire.

Davvero ottima, morbida e profumata, dal gusto semplice come le torte alla frutta che mi preparava mamma da piccola. 



Per questa ricetta ho utilizzato una farina Dolci e Sfoglie di Rosignoli Molini.
E' una farina di grano tenero 00 ideale per dolci.
Mi è piaciuta tutta la linea di farine differenziate per tipologia di utilizzo e per colore della confezione.

sabato 28 settembre 2013

Vermicelli aglio olio e peperoni rossi di Senise


Oramai i miei pranzi sono sempre veloci. 
Fast food in casa mia? Si, ma con prodotti di eccellenza. 
Grazie al concorso Iochef ho avuto la fortuna di assaggiare degli eccellenti prodotti lucani; in dispensa c'è un angolino solo per loro e li utilizzo con grande parsimonia.
Dopo aver aperto la busta dei peperoni di Senise per la ricetta del concorso  avevo voglia di assaggiarli in maniera da esaltarne il gusto, cucinarli quasi in purezza. 
Da un classico partenopeo aglio, olio e peperoncino ho deciso di cucinare aglio, olio lucano e peperoni di Senise.

Ricetta
per due persone

uno spicchio di aglio 
1 cucchiaio di olio evo, lucano possibilmente
2 peperoni rossi di Senise cruschi, ossia già fritti
140 gr di pasta vermicelli o spaghetti
sale q.b. 

Mentre cuoce la pasta, in una padella si fa soffriggere uno spicchio di aglio grosso schiacciato.
A qualche minuto prima della fine della cottura, si elimina l'aglio, si aggiunge un mestolo di acqua di cottura della pasta, si versa la pasta in padella e si fa saltare bene. Si aggiungono i peperoni cruschi, saltare ancora per creare una cremina con l'amido della pasta e impiattare subito.
I peperoni renderanno alla pasta un piacevole colore rosa. 


venerdì 27 settembre 2013

Pancakes...ed è subito colazione

 

Sabato è stato il settimo anniversario di matrimonio e quest'anno non avevo organizzato nessun viaggio, solo una cenetta a lume di candela ma con il piccolo che correva avanti e indietro nel giardino del ristorante. Con una tenera peste con noi, in serata al posto dei baci ci son state tante risate. 
Allora la domenica mattina avevo voglia di fare una sorpresa al marito ma non c'era tempo per attendere i tempi di cottura di un dolce da forno. Avevo poche alternative o i waffel con la cialdiera o le crêpes o i pancakes. 
Lo sciroppo d'acero non era in dispensa allora che fare? Ma certo una pesca saltata in padella con un po' di zucchero e un po' di acqua. 
E  voila'! Colazione pronta in pochi minuti. 
Anche questa volta ho ottenuto un sorriso dal mio sposo. 
Ahhh! Che gioia vedere i suoi occhi illuminarsi. 



Ricetta di  Martha Stewart

Ingredienti 

130 gr farina 00 
2 cucchiai di zucchero;
2 cucchiaini di lievito per dolci;
due pizzichi di sale;
150 gr latte;

2 cucchiai di burro non salato fuso (25gr);
1 uovo medio



In una ciotola unire la farina, lo zucchero, il sale, il lievito e mescolare.
In una ciotola più grande mettere il latte, l'uovo  ed il burro fuso freddo e sbattetere con una frusta a mano quel tanto che basta.
A questo punto aggiungere gli ingredienti secchi con un passino e girare con la frusta a mano per avere un composto senza grumi.
Ungere una padella antiaderente  con olio o burro e riscaldare sul fuoco.
Mettere 3 cucchiai di composto in modo da formare il pancake e girarlo con una paletta appena si vedono i buchi in superficie.   Dorare anche l'altro lato. Una volta pronto riporre in forno al calduccio, preriscaldato a 130° gradi e poi spento, e continuare a cuocere altri pancakes fino a terminare il composto.

I pancakes si possono impilare o mangiare singolarmente, gustare con lo sciroppo d'acero o con il cioccolato fuso o semplicemente con frutta fresca o frutta saltata in padella o dello zucchero a velo.

Il classico è con una piccola noce di burro e sciroppo d'acero.

Consiglio di cuocerli in una padella piccola in modo da ottenere pancakes perfetti.


sabato 21 settembre 2013

Giocando con uno snack con Grana Padano


Oggi pomeriggio avevo voglia di giocare un pò in cucina senza sporcare molto.
Ho aperto la dispensa e ho pensato di utilizzare gli snack croccanti GROK con Grana Padano.
Ho aperto il frigo e ho cominciato a lavare e tagliuzzare qualcosa.
In pochi minuti ho ottenuto un aperitivo simpatico, veloce e anche un pò chic.
Non restava che accompagnarlo ad una bibita fresca adatta e voilà il gioco era fatto.


Ingredienti

GROK  con Cereali e GROK gusto Deciso
arancia
fiore del cappero
oliva nera
pomodorino ciliegino
philadelphia
basilico
acino d'uva



Snack mediterraneo


Fare una pallina con la Philadelphia, adagiarla su un disco di GROK ai Cereali, tagliare un pomodorino, svuotarlo e sistemarlo sulla pallina. Decorare con una fogliolina di basilico.

Uva croccante

Un acino di uva pulito dai semini e leggermente scavato. Inserire all'interno un pò di Philadelphia in ogni metà dell'acino, prima di ricostruire l'acino inserire un disco di GROK gusto Deciso.


Pralina di formaggio al profumo di arancia

Formare una pallina con la Philadelphia, tritare con un pestello alcuni dischi di GROK gusto Deciso e rivestire la pallina. Adagiare su un piatto e decorare con zeste di un'arancia.



Sandwich di formaggio

Spalmare un pò di philadelphia su due dischi di GROK ai Cereali.
Snocciolare un'oliva nera e inserire all'interno una pallina di philadelphia.
Adagiare l'oliva ripiena all'interno di due dischi di GROK ai Cereali.


Tartina al fiore del cappero

Semplicemente un pò di Philadelphia su un disco di GROK ai Cereali e un fiore del cappero.

Aperitivo 

Ho provato tre gusti:
- GROK gusto Calssico
- GROK con Cereali
- GROK gusto Deciso

Erano tutti buoni ma devo ammettere di aver preferito quello con cereali, più croccante e di una forma più regolare per creare questo sfizioso aperitivo.

Sono snack con Grana Padano, cotti al forno e adatti per celiaci.
Ottimi come aperitivo e come ingrediente per ricette in cucina.

GROK gusto Deciso è fatto solo con Grana Padano
GROK gusto Classico è fatto al 25% con Grana Padano e al 75% con forme ancora non stagionate, che per questo si chiamano 'formaggio italiano semi-stagionato'
GROK con cereali è fatto al 75% con Grana Padano e 25% con cereali
Sul sito ci sono le tabelle nutrizionali  Grok
Tutti i GROK non contengono lattosio
GROK gusto Deciso e Classico non contengono né glutine né carboidrati
Tutti i GROK si trovano nei supermercati (es.AUCHAN, CARREFOUR, PAM) nel reparto snack salati.


gusto classico


martedì 17 settembre 2013

Millefoglie di melanzana di Rotonda con salsa di pane di Matera al peperone di Senise


Partecipo anch'io al concorso IoChef organizzato dall’ Unione Regionale Cuochi Lucani (URCL) affiancato al 27° Congresso Internazionale della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.) a Metaponto dal 7 al 9 ottobre 2013.



Per questo concorso ho deciso di preparare un antipasto.

In testa mi frullavano tante idee, quante ricette avrei voluto realizzare ma a stento sono riuscita a farne una; il piccolo assorbe tutto il tempo a disposizione e solo quando dorme riesco a pensare, cucinare e scrivere sul blog. Anche le foto sono state scattate velocemente per evitare che la piccola peste tirasse il tavolo.

Il concorso prevede la realizzazione di un piatto con ingredienti lucani ricevuti e un pesce tra Mormora, Seppia, Cefalo, Gallinella, Sauro, Pesce serra, Sciabola o bandiera,Triglia agostinella, Polpo, Pettinessa, Palamita, Rombo, Lucerna o pesce prete poiché il tema del congresso è pesce lucano e pesca sostenibile.

Teresa De Masi grazie a te sono venuta a conoscenza in tempo del concorso e ho potuto provare e conoscere questi splendidi prodotti della Basilicata.

A casa è arrivato questo pacco con i seguenti prodotti:


Un ricettario interessante sulla cucina lucana
Una confezione di Melanzana rossa di Rotonda DOP
Fagioli di Sarconi I.G.P. dai colori splendidi
Ceci neri di Pomarico, mai visti
Pane di Matera, profumatissimo
olio EVO Lucano
Ficotto di Pisticci
Crema di Melanzana rossa di Rotonda DOP
Peperoni di Senise I.G.P. , già cruschi
Pomodori secchi Ciettaicàle di Tolve
Cacioricotta lucana, gustossissima



Ingredienti
per due persone

4 melanzane rosse di Rotonda Dop
1/2  fetta di pane di Matera  raffermo
caciocavallo (podolico se è possibile)
olio evo lucano
1 spicchio aglio
 2 tranci pesce sciabola
sale q.b.
2 fiori del cappero
1 Peperone di Senise già fritto
pomodorino fresco 3/4 (ho utilizzato il piccadilly)


Per prima cosa pulire il pesce o farselo pulire dal pescivendolo. Tagliarlo a tranci rispettando il diametro della melanzana. Tagliare il pomodorino  e il caciocavallo a fette.
Tagliare le melanzane a fette (non le ho salate perché mi piaceva il gusto piccante di queste splendide melanzane rosse) olearle da entrambi i lati e posizionarle in un teglia da forno antiaderente. Farle dorare in forno già caldo per 15 minuti a 180 °C girandole a metà cottura, posizionando la teglia nella parte alta.



Salsa di pane di Matera al peperone di Senise

Pane di Matera
olio evo lucano
acqua calda
aglio in camicia
un pezzo di peperone di Senise crusco

Far profumare l'olio con aglio in camicia leggermente schiacciato, aggiungere i cubetti di pane, far insaporire, aggiungere il peperone crusco  e un pò di sale.
Mettere il tutto in un mixer o utilizzare un frullatore ad immersione, azionare aggiungendo acqua calda necessaria per ottenere una salsa (non ho utilizzato brodo per non coprire i sapori). Passare il tutto al setaccio per ottenere una salsa liscia e tenere in caldo.



Assemblaggio

Fare strati di melanzana, pesce crudo, caciocavallo e pomodoro. Salare mettere un giro di olio lucano ed infornare in forno già caldo a 200°C per 8/10  minuti.
Impiattare sistemando un fiore del cappero sulla millefoglie, un pò di peperone di Senise tagliato a strisce e la salsa di pane accanto.
Servire subito




giovedì 8 agosto 2013

Cocotte veloce di patate

 
Per questa ricetta ho utilizzato un nuovo ingrediente: patate pronte
La cosa nuova per me è stato prendere una busta aprirla e procedere subito con la ricetta, niente di più facile e veloce. Sono patate pronte da mangiare, pelate e ... italiane.
Durante la settimana ho poco tempo, la mattina in ufficio, il pomeriggio con il piccolo e per la cena resta ben poca energia per accontentare il marito.
Grazie all'azienda Sweet Nature ho potuto provare le patate cotte a vapore già pronte all'uso. La cosa importante è che non ci sono conservanti, questo grazie allo speciale confezionamento doypack che consente di conservare tutte le caratteristiche organolettiche e nutritive del prodotto conservato.



Ricetta 
per due persone

Una busta di patate pronte Sweet Natura  300 gr
 panna fresca 150 ml
pepe q.b.
sale q.b.
caciocavallo o altro formaggio q.b.
prosciutto cotto q.b.
parmigiano q.b.

Per prima cosa aprire la busta di patate, tagliare le patate  fette.
Tagliare il formaggio e il prosciutto a fette o a cubetti.
Fare il primo strato di patate, salare, pepare, inserire formaggio e prosciutto, fare il secondo strato di patate, versare la panna, salare, pepare e spolverare di parmigiano.
Mettere in forno già caldo con funzione mista statico+ grill  oppure ventilato più grill a 200° C per 15 minuti.
E' fondamentale creare la crosticina in superficie.
Sfornare e servire caldo.






lunedì 22 luglio 2013

“PIZZA MARGHERITA GOURMET”


  Ieri sera sono andata al Ristorante Alba di Napoli. 

Non conoscevo né il ristorante né la Piazzetta Leone a Mergellina. 
Che strano, a volte si fanno sempre le stesse strade e non si guarda nei vicoli, non si alza la testa, non si guarda oltre il proprio naso; eppure Napoli è così ricca di sorprese, di monumenti nascosti, non dovrò più distrarmi.
Il Ristorante si disloca su due piani, molto suggestivo il piano superiore ricavato da un'antica grotta di tufo.
Ristorante Alba - sala in grotta di tufo

E' stato davvero molto interessante e piacevole partecipare al format “Pizzerie Gourmet” della Gma Import Specialità.
Mi sono stupita nel leggere che durante la serata avremmo assaggiato solo pizza margherita, ma non la solita pizza venduta in ogni pizzeria di Napoli bensì una Pizza Margherita Gourmet: nove tipologie di pizze Margherita realizzate con elementi di prima qualità, tutti DOP o presidi Slow Food. (la farina utilizzata è stata la Petra - per una napoletana è stata una vera novità per il palato)


Nella serata, con schede e penne alla mano abbiamo votato e giudicato tutt’e nove le versioni per decretare le tre versioni che arricchiranno il menu gourmet dedicato alle pizze. (Il verdetto finale non lo hanno ancora comunicato)
Ho conosciuto belle persone, nuovo prodotti campani, nuova location. 
Insomma il giudizio complessivo della serata, dell'organizzazione del format è ottimo.



Pizza Corbarì 


LE NOVE TIPOLOGIE DI PIZZA MARGHERITA



MARGHERITA CORBARA ACQUA E SALE

Pomodorino di Corbara in acqua e sale, mozzarella di bufala Dop, olio extravergine di oliva Bio Pregio basilico.


MARGHERITA CORBARI'

Pomodorino di Corbara, mozzarella di bufala Dop, olio DOP Pregio basilico.


MARGHERITA VESUVIO

Pomodorino pacchettelle del Piennolo DOP, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva Dop Pregio basilico.


MARGHERITA GRAGNANO

Pomodorino di Gragnano “Miracolo di San Gennaro”, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di olio DOP Pregio basilico.


MARGHERITA SAN MARZANO DOP

Pomodoro San Marzano Dop, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva Dop Pregio basilico.



MARGHERITA MONTE SOMMA VESUVIO

Pomodorino del Piennolo Dop in salsa, fior di latte di Agerola, olio extravergine di oliva denocciolato Pregio basilico.


MARGHERITA "SUA ECCELLENZA"

Pomodorino San Marzano in salsa di Corbarino, mozzarella di bufala Dop, olio extravergine di oliva Bio Pregio basilico.


MARGHERITA "POMO D'ORO"

Antico pomodorino giallo di Napoli, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di oliva denocciolato Pregio basilico.


MARGHERITA "MIRACOLO DI SAN GENNARO" SLOW FOOD

Antico pomodoro di Napoli “Presidio Slow Food, fiordilatte di Agerola, olio extravergine di olio d’oliva Bio Pregio basilico.




Dopo questi assaggi posso dare il mio modesto parare, la mia pizza preferita è la stata la Corbarì, al secondo posto la Corbara acqua e sale.
Un merito va anche al sommelier di birra, al servizio e a tutto lo staff del ristorante.
Tutti cordiali e attenti alle esigenze e varie richieste del cliente.


Una delle birre proposte in abbinamento


Dove: Ristorante Alba, Piazzetta Leone a Mergellina, 7 – Napoli.

domenica 23 giugno 2013

Albicocca Day - Sweet albicocca


Ieri pomeriggio con navigatore alla mano siamo andati sul Vesuvio. 
Nuova esperienza con la famiglia. Un grazie speciale va a mio marito Antonio che ha organizzato questo pomeriggio e un bacio forte al mio piccolo Ciro che è stato bravissimo per tutto il tempo. 
E' stato un piacevole pomeriggio in compagnia di nuove persone. La tenuta Barone a San Sebastiano al Vesuvio è ben curata e con una splendida vista. Non sono un'esperta del settore ma vedere la montagna coltivata ad albicocche, uva, pomodorini del piennolo, fichi e gelsi mi ha portato un senso di serenità. 
Mio figlio di 11 mesi ha subito addentato un'albicocca biologica, che gioia guardarlo leccarsi le labbra dopo un morso.
Mentre le persone si affannavano per guadagnarsi una fetta di dolce o un pezzo di pane con confettura, noi ci siamo deliziati provando le varie tipologie di albicocche. Abbiamo anche fatto una classifica personale: 1° posto Pellecchiella, 2° posto Nanasella, 3° posto Acqua di Serino. Che bontà ci dona madre natura. 




prodotti biologici 



crostata crumble 
Per la gara di pasticceria Sweet albicocca ho deciso di preparare una crostata crumble. 
Per questo dolce ho preparato una base di pasta sableé (con aggiunta di farina di mandorle), un coulis di albicocche (facendo saltare in padella alcune albicocche tagliate a dadini con un pò di zucchero e un goccio di acqua, 5 minuti e si ottiene una consistenza simile alla confettura), una crema chantilly alla vaniglia (pasticcera e panna aggiungendo 2 fogli di colla di pesce) e un crumble con zucchero di canna.
La presentazione era pessima, il caldo e il viaggio hanno compromesso il risultato.
A casa all'assaggio era tutto buono ma dopo 2,5 ore in un porta torta non refrigerato ha ceduto la crema.  Dovevo pensare un dolce diverso calcolando i tempi e la temperatura esterna.  Pazienza!


busta di albicocche Casa Barone

Questa è la busta di albicocche di 2 kg ricevuta da casa Barone, grazie a Lidia che è stata gentilissima ad organizzare il punto del ritiro.



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